2 righe di spiegazioni x ki nn ha letto il manga:
qsto è Sloth:
Dice quasi sempre “che noia”, “è noioso” “che rottura”.... e poi è tremendamente ottuso...terribilmente ottuso...impossibilmente ottuso!!
misure:
altezza 2.30 m (se nn di più)
Largezza spalle: 2 m! (vabbeh..più o meno...)
circonferenza vita: 60 cm (porta una taglia 40?!?! come una modella!)
Nel volume 17 Falman faceva riferimento al caso Wellsley del 1811, cioè 100 anni indietro...Greed dovrebbe essersene andato in quel periodo...xkè non farci una fanfic?
E poi se gli dicono ke Sloth sta ancora scavando...forse si è messo a scavare in quel periodo....
Kyla, spero ti piaccia visto ke sei la mia maggiore estimatrice!
(vorrai dire unica...nd She)
nn è vero! Ho anke la nonnina e Pattu! E anke le mie cugine, appena tornato dalle vacanze....
(seee...come no! nd She)
razza di avvoltoio...
<< Smettila di sfottere ogni volta! Ti credi tanto superiore? >> sbottò Envy.
Le sue urla risuonarono per i sotterranei di Central City. Alcune delle chimere a guardia del nascondiglio del Padre si svegliarono, voltando il muso verso il gruppetto di homunculus.
Greed lo guardò con noia mentre se ne rimaneva tranquillo sdraiato su alcuni tubi. Lust, seduta li vicino, guardava distrattamente da un altra parte.
Envy si infuriò ancora di più.
<< Guardami almeno! >> gridò avvicinandosi a al fratello.
Era così vicino da appannare gli occhialini di Greed. Lui sospirò, togliendoseli.
Con noncuranza cominciò a pulirli davanti a Envy che strinse i pugni con rabbia.
<< Non ignorarmi, razza di deficiente! >> gridò infine strattonando Greed per il bordo del gillet.
L'homunculus si fermò per guardarlo serio, l'aria arrogante sparita.
<< Levami le mani di dosso. >> Disse lentamente fissando negli occhi il fratello.
Envy sorrise divertito. Finalmente era riuscito a farlo arrabbiare. Sostenne lo sguardo di Greed.
<< Te lo dico un ultima volta: levami le man di dosso. >> scandì lentamente lui.
<< No >> rispose Envy ancora più divertito.
Era riuscito a far scoccare la scintilla. Combattere contro Greed era quello che voleva sin dall'inizio.
<< Smettetela di litigare. >> si intromise Lust.
Seduta li vicino si lisciava distrattamente il vestito senza neanche guardarli.
Greed sospirò liberandosi dalla presa di Envy con uno strattone.
<< E lui che provoca! >> gridò il ragazzo indicando il fratello con sdegno.
<< “E lui”...? non lamentarti come un moccioso...>> lo schernì Greed.
<< Brutto str....>>
<< Envy, smettila >> disse lapidaria Lust alzando finalmente lo sguardo sui due.
<< Ma.. .>>
<< Lust ha ragione. >> disse una voce profonda.
I tre homunculus si girarono verso le scale. Avvolto nella sua tunica il Padre le scese lentamente, poggiandosi al mancorrente con una mano.
<< Non voglio vedervi litigare tra fratelli >> continuò superandoli.
<< Va bene, Padre >> rispose Greed riprendendo il suo sorriso strafottente. Si rimise gli occhiali sorridendo in direzione di Envy.
Envy digrignò i denti leggendo in quell'espressione la solita arroganza di Greed che, in un modo o nell'altro la aveva sempre vinta.
Volse lo sguardo dall'altra parte mettendo il broncio. Odiava tutto di lui. L'espressione, il tono della voce, l'atteggiamento. Si rivolgeva addirittura al Padre con arroganza.
<< Allora, prosegue tutto secondo i piani? L'alchimista elettrico a dato altri problemi?>> chiese il Padre sedendosi alla sua scrivania.
<< No. Sta seguendo i nostri ordini. >> rispose Lust con un sorriso divertito.
<< Ma io volevo mangiarlo....>> disse Gluttony sbucando dalla lunga galleria che portava ai sotterranei, la zampa di una chimera ancora in mano.
Dopo averla guardata un attimo la buttò giù in un sol colpo, deglutendo senza quasi masticare.
<< Pulisciti la bocca Gluttony >> lo riprese Lust.
Il padre aprì un vecchio libro di alchimia sfogliandolo distrattamente.
<< Potrai farlo presto Gluttony. >> disse voltandosi verso i suoi figli << Il giorno della promessa e sempre più vicino. Sarà meglio che Sloth cominci a scavare il tunnel sotto Ametrist...>>
<< Il giorno della promessa...non vedo l'ora...>> sussurrò Envy.
<< Che bello! Allora potrò mangiare tutti quelli che voglio! >> disse Gluttony saltellando felice, le braccia in alto.
<< Vero Lust? >>
<< Si...>> gli rispose la donna, poggiandogli una mano sulla testa calva.
Greed invece rimase fermo al suo posto lo sguardo indecifrabile sotto gli occhiali scuri.
<< Sloth no...>> sussurrò dopo.
Greed si sedette come di consueto sull'enorme spalla di Sloth.
Davanti a loro si intravedeva Central City, frenetica e rumorosa. Ogni tanto si sedevano sulla terrazza che si trovava sugli edifici abbandonati nei pressi del nascondiglio del Padre a guardare il resto della città
<< Sloth...>> cominciò Greed. Guardò in giù verso il fratello ma si interruppe, sospirando.
<< Come cavolo fa ha dormire ovunque si fermi...>> sussurrò passandosi una mano sul viso.
L'accenno di un russare venne da Sloth.
Greed schioccò le dita vicino al viso dell'homunculus chiamandolo per nome.
Sloth si svegliò all'improvviso guardandosi intorno un po' spiazzato. Poi sembrò notare Greed. Si portò una vano dietro la testa sorridendo.
<< Scusa...mi sono addormentato...e che...È noioso....>> gli rispose con la sua voce profonda, lenta e...annoiata.
A Greed sfuggi un sorriso, che però svanì quasi subito.
<< E il Padre ha per te progetti ancora più “noiosi”...>>
Sloth lo guardò con aria interrogativa.
<< Vuole che tu cominci a scavare il tunnel sotto Ametrist. Ci metterai circa un secolo per finirlo. >>
<< Un...secolo? È tanto? >>
<< Beh...si. Decisamente. Diciamo che ti annoieresti molto. >>
<< Che rottura....>>
<< Puoi dirlo forte>>
Greed sorrise. Sloth era l'unico homunculus con cui andasse d'accordo.
“ Ok...lo ammetto...solo perché è così ottuso da non capire come stanno le cose...però a quanto pare basta per andare d'accordo.” ammise Greed
Sloth inclinò la testa di lato, pensieroso.
<< Però...se lo dice il Padre..devo farlo...vero?>>
Greed non rispose. Lui avrebbe mandato il Padre a quel paese. Ma Sloth...
Era solo una pedina nelle mani del Padre. Avrebbe eseguito gli ordini nonostante tutti i suoi “che rottura” e “è una noia”.
<< Mi sa di si...>> rispose infine.
<< Che noia...anche solo pensarci è noioso... >>
Pride camminava lentamente per il lungo corridoio. Al suo passaggio le chimere si scansavano uggiolando di paura.
Ifrit si rifugiò tremante tra le gambe di Greed che si sedette per terra vicino all'animale nel tentativo di tranquillizzarlo. Si voltò a guardare il fratello posando la mano sulla testa della chimera tremante.
<< Ehi Pride. Dovresti smetterla di terrorizzare le chimere in questo modo.>> gli disse guardandolo storto.
Il ragazzino non rispose, superandolo a passo tranquillo. In un secondo le ombre di Pride si avvicinarono a Greed. Prima che lo avvolgessero l'homunculus si riparò con la corazza senza staccare gli occhi dal bambino. Delle mani scure e taglienti lo avvolsero per pochi secondi prima di spostarsi verso il pesante portone ed aprirlo.
<< L'alchimista elettrico sta prendendo tempo. Non ha il coraggio di imprimere uno stemma di sangue a Wellsley >> annunciò appena dentro.
Il padre si voltò verso di lui, soppesando quelle parole.
<< Ci toccherà dargli un... “incentivo” >>
Greed scosse la testa. Lust e Gluttony erano via, Pride troppo importante per una cosa del genere e Envy troppo stupido ed avventato.
“ indovina chi manderanno?” si chiese Greed.
<< Greed. Ho bisogno che tu faccia pressioni sull'alchimista elettrico. >>
Greed smise di carezzare Ifrit per voltarsi verso i due.
<< Con pressioni vuoi dire spaventare? >> chiese.
<< Voglio dire che se basta lo spaventi, altrimenti minacci le persone che gli stanno accanto. Non hai imparato niente dai successi di Lust? >>
Greed lanciò un pensiero alla sadica Lust. Lei ammazzava le persone e Gluttony le faceva sparire nel suo stomaco.
<< Ehi. Terrorizzare la gente va bene... >> cominciò l'homunculus. Quello era un compito che, infondo, gli piaceva. <<...Ma ammazzarla un po' meno. E poi io cosa ci guadagno? >>
Un freddo silenzio scese dopo quella domanda.
<< Greed. >> disse il Padre guardandolo negli occhi << Capisco che la tua avidità ti faccia pensare questo. Ma non ritieni il giorno della promessa una ricompensa adeguata? >>
Greed si alzò, girò su se stesso senza dare una risposta. Si incamminò l'ungo la galleria con Ifrit che lo seguiva a ruota..
Preferiva non rispondere. Dire che se ne fregava del giorno della promessa che, con un po di fortuna, sarebbe arrivato nel giro di qualche secolo, non era proprio una buona idea.
L'unico guadagno che aveva era un'uscita da quel buco sotterraneo. Un giretto per le zone malfamate l'avrebbe tirato su di morale. Si sarebbe divertito a giocare con quei luridi ometti e nel frattempo avrebbe tirato su anche un po' di soldi.
<< Greed...! >> lo chiamò nuovamente il padre, ma Greed continuò a camminare deciso senza voltarsi indietro.
Non era il momento giusto per dire come la pensava. Ma un giorno avrebbe detto tutto; se ne sarebbe finalmente andato da quel buco e avrebbe potuto soddisfare la sua avidità.
Ehm...kyla...secondo te....visto ke Greed dice ke vuole anke donne....Va x i bordelli? Oddio! Greed! xò....cioè mi stavo kiedendo qsto xkè sta notte mente morivo di sonno mi è venuto in mente ke forse potrei metterci un'accenno o ke Lust lo rimprovera o ke ne so! Mi fa un po' skifo pensare ste cose xò....
No! nn lo metto! O forse si? Mah...di sicuro in un modo che non risulti squallido....nn lo so!
Dimmi te! T prego!
P.S.: nn so cos'è il gg promesso e ci scrivo cose su! Magari a Greed interessava! Vabbeh..fatto sta ke se n'è andato. E ke mi va di scrivere xkè.
Edited by Okita Sogo - 1/9/2009, 00:33